ERC Advanced Grant assegnata a Claudio Minca
Claudio Minca, professore all’Università di Bologna, è il primo geografo italiano ad aver ottenuto una ERC Advanced Grant, il massimo riconoscimento accademico assegnato dalla Commissione Europea.
Le ERC Advanced Grant sono finanziamenti assegnati dall’European Research Council a studiosi che hanno avuto un impatto particolarmente significativo nel loro settore di ricerca e hanno dimostrato chiara leadership e originalità nel loro specifico campo di studi. La valutazione tiene infatti conto sia della carriera dello studioso sia della natura innovativa e ‘ground-breaking’ del progetto presentato. A livello europeo l’unico altro progetto di geografia è stato vinto da Rob Kitchin della Maynooth University, in Irlanda.
Il progetto, finanziato con 2,5 milioni di euro, si intitola TheGAME: Counter-mapping informal refugee mobilities along the Balkan Route e durante i 5 anni della sua durata prevede il reclutamento di una decina di ricercatori e ricercatrici che lavoreranno assieme al Professor Minca alla sua realizzazione.
TheGAME è il primo progetto di ricerca geografico che si propone di studiare nella sua interezza un corridoio migratorio informale: la Rotta Balcanica. Ogni anno decine di migliaia di migranti percorrono questo corridoio informale che dalla Grecia raggiunge l’Europa occidentale attraverso Bulgaria, Romania, Albania, Macedonia del Nord, Kosovo, Montenegro, Serbia, Bosnia-Herzegovina, Croazia e Slovenia. È un corridoio caratterizzato da una complessa geografia, composta da luoghi visibili e invisibili, da una molteplicità di micro-percorsi in continuo mutamento, da campi e confini, da violenza e solidarietà. Attraverso questa geografia, i migranti disegnano traiettorie informali verso l’Europa tentando il cosiddetto “Game”, termine che utilizzano ironicamente per definire i loro viaggi nel cuore dei Balcani.
Lungo questo corridoio è emerso un arcipelago di campi informali che ospitano migliaia di rifugiati diretti verso l’Europa occidentale. Fondamentali per organizzare e sostenere ‘The Game’, questi spazi fungono non solo da rifugi temporanei, ma anche da punti per lo scambio di servizi e informazioni, per incontrare altri migranti e gli ‘smugglers’ (i trafficanti), per trovare rifugio, attendere e pianificare le mosse successive”.
Per capire in che modo funzionano queste rotte migratorie, il progetto TheGAME partirà proprio dai campi informali che punteggiano il corridoio, analizzando sia la loro vita sociale e politica, sia il modo in cui questi spazi sono connessi nel produrre le mutevoli geografie della Rotta Balcanica. Il progetto svilupperà anche un ‘archivio in-progress’ che darà voce alle esperienze dei migranti nei loro diversi percorsi attraverso i Balcani e traccerà delle ‘contro-mappe’ per recuperare e trattenere la memoria di campi e passaggi informali scomparsi o andati distrutti.
Grazie al materiale che sarà raccolto lungo la Rotta, il progetto permetterà di avanzare una prima ipotesi sul funzionamento complesso dei corridoi migratori informali e proporre così una metodologia innovativa e ‘inclusiva’ applicabile a corridoi di altre parti del mondo.