Health Geography

La ricostituzione di un Gruppo di Lavoro che agglutini la riflessione geografica italiana intorno alla cosiddetta Health Geography costituisce una necessità stringente dettata non soltanto dall’ultima pandemia ma, a livello teorico più generale, dal corroborarsi della riflessione intorno al rischio sanitario insita nelle pieghe del discorso critico più generale dell’Antropocene. Come, già nel 2007, scriveva Malcolm P. Cutchin su Health and Place, lo sviluppo della ricerca epidemiologica sociale e ambientale ha contribuito in modo importante alla comprensione emergente delle relazioni tra ambiente e salute. La geografia della salute può in tal senso contribuire molto agli studi sull’ambiente e sulla salute, suggerendo una serie di prospettive geografiche sulla salute e l’ambiente che potrebbero creare utili connessioni tra la geografia e la salute pubblica, attraverso l’epidemiologia sociale. Parallelamente al crescente pluralismo teorico all’interno della geografia sanitaria c’è stato un crescente pluralismo metodologico (Rosenberg, 2015). Come in altre parti della geografia umana, i geografi della salute hanno abbracciato la ricerca storica, i metodi quantitativi e qualitativi, la mappatura computerizzata e la scienza dell’informazione geografica (GIS).
Come accennato, la pandemia da COVID ha costituito uno spartiacque epocale al quale la Geografia ha risposto in maniera complessiva. Comprendere le dinamiche spaziotemporali del COVID-19 è stato essenziale per la sua mitigazione, in quanto ha aiutato a chiarire la portata e l’impatto della pandemia e ad aiutare il processo decisionale, la pianificazione e l’azione della comunità. La geografia sanitaria ha evidenziato l’interazione tra funzionari della sanità pubblica, attori interessati e primi soccorritori per migliorare le stime della propagazione della malattia e le probabilità di nuovi focolai. I tentativi di correlazione interdisciplinare hanno esaminato gli interventi di politica sanitaria per l’ubicazione dei servizi e controlli sanitari/sanitari, la mappatura/tracciamento del movimento umano, la formulazione di adeguate risposte scientifiche e politiche e la proiezione della diffusione spaziale e delle tendenze temporali (Pardo et al., 2020).Come ha ad esempio chiaramente mostrato la più recente opera collettiva dell’AGeI sul tema (Casti, Riggio, 2022), lo sviluppo del contagio da COVID è stato fortemente legato, specie in una prima fase, alla intensità di antropizzazione. Il parametro sanitario risulta poi una chiave dirimente per leggere, in senso transcalare, omogeneità e differenze socio-economiche fra le comunità che abitano il mondo. Lo sviluppo di pandemie ed epidemie, l’endemizzazione di fattori cronici di rischio, l’accessibilità ai dispositivi e alle strutture sanitarie, i costi delle cure rappresentano soltanto alcune delle possibili fibre che costituiscono la gomena complessa della riflessione geografica applicata alla questione medico-sanitaria. Dal punto di vista epistemologico, sulla scia della riflessione corale sviluppata sull’ultima pandemia, Angelo Turco (2021) ha proposto una importante chiave di lettura connessa soprattutto alle retoriche della comunicazione e alla costruzione di rappresentazioni contrapposte. Dal punto di vista geopolitico, Michel Korinman (2020) ha curato un corposo volume sulle implicazioni che hanno intrecciato lo sviluppo del contagio con la dinamica della contrapposizione dei poteri. In tal senso la Health Geography costituisce una lente di osservazione critica dei processi di globalizzazione che abbracciano le dispersioni nelle aree interne o svantaggiate e le grandi criticità, soprattutto connesse al benessere, dei grandi centri urbani. Le grandi dinamiche di inurbamento, connesse all’amplificazione dei fenomeni migratori, rendono le città gli snodi spaziali più cruciali della contemporaneità. Le sfide per la sostenibilità, e quindi per il miglioramento della qualità della vita e il livellamento delle differenze, non possono che avere alla scala urbana il focus primario. Non a caso il comitato scientifico del Programma sulla salute e il benessere urbano dell’International Science Council, sugli elementi critici dell’azione sanitaria urbana in risposta all’epidemia, ha dichiarato: “Urban health refers to the health of people living in cities and the healthy functioning of cities. This includes how they are managed, planned and built as urban (eco) systems to provide a range of goods and services to their populations. It is determined by the interplay of people and their social, built and natural environments. People and cities work symbiotically. Principles for sustainable urban development can be developed that promote the health and wellbeing of people. Urban residents are active participants in the management and delivery of essential goods and services. They can contribute to ensure development supports the health of all population groups and communities” (Gatzweiler et al., 2020, 1).

Bibliografia

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PROGRAMMA SCIENTIFICO

Il programma scientifico delle attività del Gruppo di Lavoro prevede presentazioni a convegni nazionali ed internazionali. In particolare, verranno proposte, con la collaborazione dei contatti internazionali, Sessioni Dedicate sui diversi temi di rilievo della disciplina.

I principali convegni individuati sono organizzati a livello internazionale, dall’International Geographical Union Commission on Health and the Environment and the Network on Health Geography Research. A livello nazionale, invece si cercherà di partecipare ai principali eventi dei maggiori sodalizi geografici italiani. In particolare, il principale obiettivo è costituito dalle Giornate della Geografia, dal Congresso Geografico Italiano, organizzato dalla SGI e dalla giornata di studio Oltre la Globalizzazione, in seno alla SSG.

Inoltre verranno organizzati seminari tematici a partire dalle sedi universitarie dei soci proponenti. Tali seminari saranno anche finalizzati, grazie alla forma collettiva, ad avviare o consolidare un percorso di Health Geography in seno ai rispettivi atenei.

Le attività del Gruppo saranno finalizzate alla produzione di pubblicazioni scientifiche. Queste avranno come obiettivo sia le principali riviste nazionali di settore (Bollettino SGI, RGI, Geotema, Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia) sia riviste internazionali (The European Journal of Public Health, Int. J. Environ. Res. Public Health, ecc…).

RICADUTE DIDATTICHE ATTESE

Il Gruppo promuoverà la realizzazione di volumi editoriali che potranno assumere la forma di raccolta di contributi dei rispettivi soci proponenti a beneficio della didattica. Verranno anche sviluppate, nell’ambito degli insegnamenti, attività congiunte (seminari, ecc.) allo scopo di promuovere la collegialità del Gruppo e massimizzare l’impatto sulla didattica. Il Gruppo supporterà lo sviluppo, anche congiunto, di progetti di formazione ad hoc.

RICADUTE ATTESE NELL’AMBITO DELLA TERZA MISSIONE E DEL PUBLIC ENGAGEMENT

Nell’ambito della Terza Missione verranno sviluppati o consolidati percorsi post-laurea, in particolare percorsi di Master e di Winter/Summer School di eccellenza. Questo percorso formativo potrà essere rafforzato con specifici apporti dei soci proponenti e gestito prospetticamente in forma congiunta.

LE PUBBLICAZIONI DEI PROPONENTI E DEL COORDINATORE RIFERITE AL TEMA

1. AMORUSO O., RINELLA A., “L’Atlante Sanitario Nazionale. Uno studio preliminare applicato alla Puglia”, in C. Palagiano, G. De Santis, M. C. Cardillo – a cura di -, Le strutture sanitarie tra pubblico e privato, Atti del Quinto Seminario Internazionale di Geografia Medica – Roma, 1-3 dicembre 1994 -, Perugia, RUX, 1995, pp.117-142.
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3. BARILARO C., Solidarietà ed eroismo nei tragici eventi alluvionali del Messinese, in G. DE SANTIS (a cura di), Salute e Solidarietà, Atti del Decimo Seminario Internazionale di Geografia Medica (Roma, 16-18 dicembre 2010), Perugia, Edizioni Guerra Edel, 2012, pp. 463-472.
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5. BARILARO C., Qualità della vita, infrastrutture sanitarie e società multiculturale. Le condizioni socio-sanitarie degli immigrati stranieri a Messina, in G.M.P. DE SANTIS (a cura di), Salute e migrazione, Atti del Settimo Seminario Internazionale di Geografia medica (Verona, 13-15 settembre 2001), Perugia, Ed. Rux, 2002, pp. 213-226.
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25. RINELLA A., RINELLA F., Le metropoli e gli ‘invisibili’, nuove povertà, servizi di integrazione sociale e risorse solidaristiche nella città di Bari, in G. De Santis (a cura di), Gestione della salute, Undicesimo Seminario internazionale di Geografia medica (Perugia, 18-20 dicembre 2014,) Perugia, Guerra, 2015, pp.185-206.
26. RINELLA A., «Ma verrà domani?» Aspettando il rilancio delle Terme di Santa Cesarea, in G. De Santis (a cura di), Salute, Etica, Migrazione, Dodicesimo Seminario Internazionale di Geografia Medica (Perugia, 14-16.12.2017), Perugia, Guerra Edizioni Edel srl, 2018, pp. 497-510.

RAPPORTI INTERNAZIONALI

Il Gruppo vedrà il supporto e la collaborazione della Fondazione IWIN “The International Women in Intensive and Critical Care Network”, presieduta dalla Dott.ssa Francesca Rubulotta direttrice dell’Unità di Terapia intensiva e Professoressa Associata presso la McGill University di Montreal e docente senior presso l’Imperial College Medical School di Londra, con la quale verranno concretizzate attività di collaborazione, sia in ambito convegnistico che di produzione scientifica.

L’esperienza consolidata del Gruppo nell’ambito della ricerca internazionale, in particolare di quella europea, fa sì che la rete di rapporti internazionali, sia in ambito universitario, che con le istituzioni europee e le imprese sia vasta.

Essendo, quindi, la presenza e riconoscibilità europea consolidata, uno degli obiettivi programmatici del Gruppo sarà quello di sviluppare forme di collaborazione con altre aree globali, in particolare con quella US, Africa ed Asia.

Sono in essere rapporti internazionali con studiosi provenienti dall’ Università di Santiago de Compostela e dall’Universita delle Azzorre.

EVENTUALI FONTI DI FINANZIAMENTO

Le fonti di finanziamento arriveranno dalla partecipazione ai principali bandi competitivi nazionali e internazionali già in essere, tra cui il Programma Europeo di Ricerca ed Innovazione Horizon.

Oltre ai principali bandi competitivi, verranno promosse collaborazioni con il tessuto delle imprese locali e con Fondazioni medico-scientifiche tra cui la Fondazione IWIN “The International Women in Intensive and Critical Care Network” che ha già dato la propria disponibilità a supportare l’attività di ricerca scientifica del Gruppo di Lavoro.

 

SOCI PROPONENTI

Università degli Studi di Messina

  1. NICOSIA ENRICO (coordinatore) (PO) enicosia@unime.it
  2. BARILARO CATERINA (PO) barilaro@unime.it
  3. GAMBINO SONIA (PA) sonia.gambino@unime.it
  4. MESSINA GIOVANNI (Rtd-B) messina@unime.it
  5. PORTO CARMELO MARIA (PO) cporto@unime.it

Università degli Studi di Macerata

  1. BETTI SIMONE (PO) betti@unimc.it
  2. PONGETTI CARLO (PO) carlo.pongetti@unimc.it

Università degli Studi di Catania

8. CANNIZZARO SALVATORE (PO) s.cannizzaro@unict.it

Università degli Studi di Sassari

  1. CARBONI DONATELLA (PO) carbonid@uniss.it
  2. MALVICA SONIA (Rtd-A) smalvica@uniss.it

Università degli Studi di Palermo

  1. MERCATANTI LEONARDO (PA) leonardo.mercatanti@unipa.it

Università della Valle d’Aosta

  1. PIOLETTI ANNAMARIA (PA) pioletti@univda.it

Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale

     13.RIGGIO ANDREA (PO) a.riggio@unicas.it

Università degli Studi del Salento

  1. RINELLA ANTONELLA (PO) rinella@unisalento.it