Ecomusei, natura e cultura
Obiettivi del gruppo |
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Castello della Cristalleria Reale, Le Creusot, Borgogna, Francia, sede dell’Ecomuseo di Creusot-Montceau, culla francese della definizione del concetto di ecomuseo dovuta ai pionieristici precetti ecomuseali dei suoi inventori: Georges Henri Rivière, Hugues de Varine e il suo primo direttore Marcel Evrard.
Il Gruppo di lavoro ha modificato il nome in Ecomusei, natura e cultura Il ciclo di ricerche dedicate finora dal Gruppo all’opportunità di un coordinamento a rete degli ecomusei può considerarsi concluso con la pubblicazione del volume intitolato Ecomusei in Sicilia. Esperienze, proposte, progetti, curato da Salvatore Cannizzaro e Gian Luigi Corinto, con testi di Grazia Arena, Salvatore Cannizzaro, Gian Luigi Corinto, Antonio Danese, Massimo Leone, Giovanni Messina, Sandro Privitera, Luigi Scrofani e Maria Sorbello, edito in Firenze da EDAP. Pontecorboli editore. Il lavoro svolto finora incoraggia a proseguire le ricerche future, soprattutto, per indagare le connessioni sistemiche già intraviste e meritevoli di approfondimento e riprendere una discussione teorica sulla natura dell’ecomuseo e del suo rapporto con le comunità locale. La pratica corrente ecomuseale, come si è attuata in italia, appare orientata alla promozione territoriale soprattutto tramite la valorizzazione turistica delle risorse locali, con una sostanziale uniformità degli intenti socioeconomici dei promotori, delle comunità e dei diversi gestori ecomuseali. La parola ecomuseo, inventata nel 1971 come neologismo dai museologi francesi, Georges Henri Rivière e Hugues de Varine, ha ormai più di cinquanta anni di vita, durante i quali il successo dell’idea è stato crescente come grande è stata la diffusione di iniziative, a volte con accezioni e pratiche tanto diverse da non essere semplici sfumature, in molte parti del mondo. Il suo significato più vero coincide, però, con la natura flessibile dell’originaria intuizione francese, aperta fin da subito a forme diverse di realizzazione pratica, che lascia ampi spazi alle iniziative dal basso di comunità locali. L’ecomuseo è uno strumento di lavoro per la valorizzazione territoriale, ma è anche un luogo geografico dove natura e cultura si incontrano, mettendo in evidenza sia i lati positivi che quelli problematici di tale incontro. Dopo le esperienza condotte finora, il Gruppo continua a proporsi come riferimento per comunità e responsabili politici locali, regionali e nazionali per la definizione di un quadro coerente di valutazione dei rischi e la gestione sostenibile del patrimonio naturale e culturale attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori territoriali. La progettazione ecomuseale, che si struttura attraverso un percorso partecipato e su più fasi, finalizzate all’individuazione, alla conoscenza e alla trasmissione dei “valori costitutivi” del patrimonio territoriale nelle sue componenti ambientali, urbanistiche, paesaggistiche, antropologiche, può in effetti rappresentare la pre-condizione per il perseguimento dello sviluppo locale autosostenibile, ossia una tipologia di sviluppo fondata sul riconoscimento e la valorizzazione dell’identità dei luoghi, col pieno coinvolgimento della società locale. |
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Principali eventi di interesse del gruppo:
Venerdì 11 ottobre alle 9:30, al Coro di Notte del Monastero dei Benedettini, si svolge il convegno “Beni culturali, ecomusei e sviluppo territoriale”, organizzato e coordinato da Salvatore Cannizzaro (docente di Geografia Culturale, Dipartimento di Scienze umanistiche). Il convegno, nato dalla collaborazione tra i gruppi dell’Associazione dei Geografi Italiani “Ecomusei, natura e cultura” e “Riordino territoriale e sviluppo locale”, si avvale del patrocinio della Fondazione Federico II, dell’Assemblea Regionale Siciliana e del Gruppo di ricerca d’Ateneo “ProGeo”. Dopo la presentazione del prof. Cannizzaro e i saluti di Francesco Priolo (rettore dell’Università di Catania), Marina Paino (direttrice del Disum) e Gaetano Galvagno (presidente dell’ARS), si aprirà la sessione plenaria, con gli interventi di Gian Luigi Corinto (Università di Macerata), Giovanni Messina (Università di Messina), Luigi Scrofani (Università di Catania). A seguire, due interventi tematici a cura di Elena dell’Agnese (presidente A.Ge.I.) e Andrea Riggio (Prorettore dell’Università di Cassino). Alle 14:30 si svolgono due sessioni parallele: una, intitolata “Ecomusei, Natura e Cultura”, avrà luogo sempre nel Coro di Notte e sarà presieduta da Gianni Petino (Università di Catania); l’altra, dal titolo “Riordino territoriale e Sviluppo locale”, si svolgerà presso l’aula 252 del Monastero dei Benedettini e verrà diretta da Gaetano Sabato (Università di Palermo). Concluderà i lavori Girolamo Cusimano (docente di Geografia, Università degli Studi di Palermo).
Dal mondo accademico si comincia, finalmente, a porre l’allarme sul turismo selvaggio: occorre pianificazione È un tema cruciale quello di uno sviluppo turistico senza regole né pianificazione, un fenomeno che sembra essere diventato il nuovo petrolio che sostituì l’oro come strumento di arricchimento, con le devastazioni territoriali che hanno provocato nei decenni. Il turismo selvaggio è ancora più subdolo perché è facile cogliere gli effetti immediati dell’aumento del PIL a discapito degli effetit a lunga scadenza che comportano lo snaturamento di interi territori. Peraltro un turismo massivo comincia a mettere in crisi i rapporti tra residenti, dove ci sono alcuni che ne beneficiano, come gli operatori commerciali, e quanti invece ne subiscono solo i danni. Un tema quindi delicatissimo e di grande attualità quello proposto dai geografi universitari e non poteva che essere il Monastero dei Benedettini di Catania la cornice migliore per ospitare il convegno “Beni culturali, ecomusei e sviluppo territoriale”, tenuto venerdì 11 ottobre 2024 al Coro di Notte, organizzato e coordinato dal Prof. Salvo Cannizzaro, Ordinario di Geografia Culturale al Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Ateneo cittadino. Il convegno, patrocinato dalla Fondazione Federico II, dal gruppo di ricerca “ProGeo” nonché dall’Assemblea Regionale Siciliana, è stato il frutto dell’affiatata collaborazione tra i gruppi dell’Associazione dei Geografi Italiani (A.Ge.I) “Ecomusei, natura e cultura” e “Riordino territoriale e sviluppo locale”. Dopo l’apertura dei lavori a cura del Prof. Cannizzaro, durante la quale ha portato all’ampia platea composta da professionisti e studenti i saluti del rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, e di Gaetano Calvagno, presidente ARS, il convegno ha preso vita grazie al commovente ricordo di chi ha contribuito alla realizzazione delle ricerche esplorate durante la mattinata. Tanti i preziosi interventi, tra i quali quelli di Gian Luigi Corinto, professore associato di Geografia all’Università di Macerata, di Giovanni Messina e di Luigi Scrofani, rispettivamente di stanza negli Atenei di Messina e di Catania. Caso vuole che, uno degli interventi del Prof Scrofani è stato un punto di cui abbiamo parlato spesso: overtourism, piattaforme booking, airbnb. Tutti temi caldi per quanto riguarda la riqualificazione dei territori. Dopo gli interventi di Elena dell’Agnese, presidente A.Ge.I, e di Andrea Riggio, prorettore dell’Università di Cassino, si sono aperte altre sessioni di lavori a cura dei due gruppi di A.Ge.I. e dirette dai docenti Gianni Pettino (UniCT) e Gaetano Sabato (UniPA) Infine, al professore Girolamo Cusimano, docente di Geografia UniPA il compito della chiusura di un convegno che ha di fatto aperto un dibattito cruciale per il futuro della Sicilia che rischi di essere travolta da un turismo selvaggio che, senza una opportuna pianificazione, comporta più danni che benefici.
SEMINARIO nel corso di lezioni GEOGRAFIA DEL TURISMO Laurea Beni culturali e turismo L1-L15, Università di Macerata. 10 aprile 2024, ore 17,00 – Aula 7 Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo. Polo didattico Vallebona, piazzale Luigi Bertelli, 1 – Macerata
Interpretazioni dell’Ecomuseo: parole o realtà? Coordina il seminario Prof. Gian Luigi Corinto ne parlano con gli studenti i Professori Simone Betti, Sara Castagnoli, Antonio Fruttaldo Luca Pierdomenici, Amanda Salvioni Gli Ecomusei hanno interesse per coloro che si occupano di Turismo e di Beni culturali Uno dei punti critici intorno ai quali discutere è l’uso stesso delle parole che si usano per parlarne in quanto Ecomuseo è termine ambiguo a detta del suo stesso inventore Hugues de Varine, allievo ed erede culturale del museologo Georges Henri Rivière che per primo ha impostato lo studio del fenomeno dal punto di vista etnografico Il seminario ci può consentire di confrontare l’uso del termine Ecomuseo e le sue pratiche territoriali in ambiti geografici e culturali diversi, secondo variabili competenze.
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Si è svolta a Catania il 22 e 23 febbraio 2024, presso la sede del Monastero dei Benedettini, la Conferenza del Movimento Internazionale per una Nuova Museologia (MINOM) dal titolo “Ripensare le museologie in chiave trasformativa: alleanze trans-disciplinari per società più giuste”. In rappresentanza del nostro gruppo di lavoro, hanno partecipato i colleghi Cannizzaro e Corinto con un intervento dal titolo Geography and Museology: the ecomuseum as a method and tool for territorial animation.
Ecomusei in Sicilia. Esperienze, proposte, progetti In anni recenti, la Sicilia si è dimostrata terra particolarmente vivace nel proporre la progettazione di nuovi ecomusei e nel consolidamento di quelli che già vantano anni di esperienza. Il libro Ecomusei in Sicilia. Esperienze, proposte, progetti, curato da Salvatore Cannizzaro e Gian Luigi Corinto, raccoglie i contributi di nove autori che partecipano al gruppo di lavoro AGeI “Una rete ecomuseale per la valorizzazione delle identità locali”. Ogni capitolo ha i caratteri di uno studio monografico – condotto con metodologie originali per ogni autore – su alcune delle numerose esperienze, proposte e progetti localizzati in Sicilia. Il lavoro svolto finora incoraggia a proseguire la ricerca anche in futuro, soprattutto, per indagare le connessioni sistemiche già intraviste e meritevoli di approfondimento. Una scorsa all’indice del volume dimostra subito la variabile natura degli ecomusei siciliani e pure la contemporanea sostanziale uniformità degli intenti socioeconomici dei promotori, delle comunità e dei diversi gestori territoriali. La parola ecomuseo, inventata nel 1971 come neologismo dai museologi francesi Georges Henri Rivière e Hugues de Varine, ha ormai più di cinquanta anni di vita, durante i quali il successo dell’idea è stato crescente come grande è stata la diffusione di iniziative, a volte con accezioni e pratiche tanto diverse da non essere semplici sfumature, in molte parti del mondo. Il suo significato più vero coincide, tuttavia, proprio con la natura flessibile dell’originaria intuizione francese, aperta fin da subito a forme diverse di realizzazione pratica, che lascia ampi spazi alle iniziative dal basso di comunità locali. Testi di: Grazia Arena, Salvatore Cannizzaro, Gian Luigi Corinto, Antonio Danese, Massimo Leone, Giovanni Messina, Sandro Privitera, Luigi Scrofani, Maria Sorbello. https://www.pontecorboli.com/scheda.php?codice=ecomusei
Ecomuseo dell’Etna. Tra natura, mito e cultura Pubblicati i risultati dell’ultima ricerca realizzata tramite il finanziamento del progetto PROMETEO del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania. https://www.patroneditore.com/volumi/9788855534789/ecomuseo-dell-etna
Gli ecomusei. Una risorsa per il futuro Sabato 14 giugno 2014 alle 9:30 (Palazzo della Cultura di Catania), presentazione del disegno di legge regionale per l’istituzione degli ecomusei e del libro Ecomusei, una risorsa per il futuro. http://www.agenda.unict.it/9355-ecomusei-una-risorsa-per-il-futuro.htm Costituzione dell’Ecomuseo “Valle del Loddiero”
Anche in Sicilia arrivano gli ecomusei: l’elenco completo Presentazione dell’Ecomuseo “Riviera dei Ciclopi”http://www.old.cutgana.unict.it/en/news/cutgananews/694/694.html I Faraglioni di Aci Trezza (CT) https://newsicilia.it/cultura/via-lecomuseo-riviera-dei-ciclopi/5851
Verso la costituzione dell’Ecomuseo “Riviera dei Ciclopi”
Catania – Aci Castello, 15 e 16 dicembre 2017 GIORNATE DI STUDIO L’ecomuseo come strumento di ‘Co-ProgettAzione’ dello sviluppo territoriale sostenibile. Una riflessione nel decennale della Carta di Catania (2007-2017) https://bibliotecacivicaursinorecupero.wordpress.com/tag/ecomuseo-riviera-dei-ciclopi/ L’evento è organizzato dalla cattedra di Geografia culturale del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania nell’ambito delle attività del Gruppo di Ricerca dell’Associazione dei Geografi Italiani (A.Ge.I.) “Una rete ecomuseale per la valorizzazione delle identità locali”. Le giornate di studio si articoleranno nel seguente modo: Venerdì 15 DICEMBREMonastero dei Benedettini – Catania Piccolo refettorio della Biblioteche Ursino Recupero ore 9.30 Saluti istituzionali Giancarlo Magnano San Lio, Prorettore dell’Università di Catania Marina Paino, Direttore del Dipartimento di Scienze Umanistiche ore 10.00 Introduce Salvo Cannizzaro, Coordinatore del Gruppo di Lavoro A.Ge.I. Presiede Girolamo Cusimano, Presidente della Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università di Palermo Intervengono Andrea Riggio, Presidente dell’Associazione dei Geografi Italiani Piero Di Giovanni, Docente di Storia della Filosofia dell’Università di Palermo Elena dell’Agnese, Vicepresidente dell’Unione Geografica Internazionale ore 13.00 Light Lunch Sala rettangolare ore 15.00 Presentazione degli abstract relativi ai progetti di ricerca Sabato 16 DICEMBRESala consiliare del Comune di Aci Castello ore 10.00 Saluti Istituzionali Filippo Drago, Sindaco del Comune di Aci Castello Francesco Basile, Rettore dell’Università di Catania Alessandro Cappellani, Presidente dell’ERSU di Catania ore 10.30 Presentazione dell’Ecomuseo “Riviera dei Ciclopi” Salvo Cannizzaro ore 11.30 Visita al Castello Normanno Comitato scientifico: Caterina Barilaro, Caterina Cirelli, Girolamo Cusimano, Alessandro Di Blasi, Sergio Guglielmino. Comitato organizzatore: Salvo Cannizzaro (coordinatore), Grazia Arena, Maria Sorbello, Antonio Danese, Francesco Pellegrino, Giulia Raimondi, Deborah Scuto.
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Presentazione dell’Ecomuseo “Riviera dei Ciclopi” |
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Membri del Gruppo Coordinatori Gian Luigi Corinto, Università degli Studi di Macerata, e-mail: gianluigi.corinto@unimc.it Gianni Petino, Università degli Studi di Catania, e-mail: gianni.petino@unict.it Responsabile segreteria e comunicazione Carlotta Costanzo, Università degli Studi di Catania, e-mail: carlotta.costanzo@phd.unict.it Promotori Cannizzaro Salvatore (Università di Catania), Cusimano Girolamo (Università di Palermo), Di Blasi Elena (Università di Messina), Privitera Donatella (Università di Catania), Rocca Giuseppe (Università di Genova), Sechi Marina (Università di Sassari), Scrofani Luigi (Università di Catania), Arena Grazia (Università di Catania), Corinto Gian Luigi (Università di Macerata), Gambino Claudio (Università Kore), Ivona Antonietta (Università di Bari), Petino Gianni (Università di Catania), Sorbello Maria (Università di Catania), Danese Antonio (Università di Catania). Componenti Cannizzaro Salvatore (Università di Catania), Barilaro Caterina (Università di Messina), Membrado Joan (Università di Valencia), Betti Simone (Università di Macerata), Carboni Donatella (Università di Sassari), La Foresta Daniela (Università di Napoli Federico II), Nicoletti Liberata (Università del Salento), Porto Carmelo Maria (Università di Messina), Ruggiero Luca (Università di Catania), Sorbello Maria (Università di Catania), Arangio Alessandro (Università di Messina), Bernardo Marcello (Università della Calabria), Cardia Giusi (Università di Malta), Gambino Sonia (Università di Messina), Grumo Rosalina (Università di Bari), Nicosia Enrico (Università di Macerata), De Iulio Rosario (Università della Tuscia), De Pascale Francesco (Università della Calabria), Galeota Lanza Giovanna (Università di Napoli Federico II), Messina Giovanni (Università di Palermo), Messina Nancy (Aiig Messina), Privitera Sandro (Università di Catania), Raimondi Giulia (Università di Catania), Sabato Gaetano (Università di Palermo), Simonetti Lucia (Università di Napoli Federico II), Castronuovo Valentina (CNR-IRISS Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo. Napoli); De Lorenzo Smit Fabio (Università di Venezia), Carlotta Costanzo (Università di Catania), Marisa Malvasi (Università Cattolica di Milano), Maria Domenica Intini (Università Niccolò Cusano). |
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Bibliografia di riferimento |
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