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Geotema 71

Stefano Piastra, Marco Caboara

Alle origini della cartografia gesuitica della Cina. Michele Ruggieri, la Sinarum Regni (…) descriptio e l’atlante incompiuto

Il gesuita Michele Ruggieri (1543-1607) costituisce uno dei protagonisti assoluti della stagione di incontro culturale tra Oriente e Occidente in età moderna. Una volta forzatamente rientrato nel nostro Paese (1588), forte delle conoscenze linguistiche in mandarino acquisite in Estremo Oriente e delle fonti cartografiche cinesi lì raccolte, Ruggieri lavorò sino alla morte alla pubblicazione di un atlante dell’Impero Ming in funzione del pubblico occidentale. L’opera rimase, però, allo stadio di manoscritto non revisionato, oggi conservato presso l’Archivio di Stato di Roma. Nuovi dati circa la cartografia ruggieriana derivano dalla recente scoperta di una carta riconducibile al missionario pugliese, a piccola scala e in precedenza ignota, intitolata Sinarum Regni alioru[m]q[ue] regnoru[m] et insularu[m] illi adiacentium descriptio. La carta, calcografica ma senza indicazione esplicita di cartografo, di incisore, luogo o data di stampa, è stata dapprima riprodotta nel 2003 nel catalogo della collezione di carte a stampa antiche della Cina della Hong Kong University of Science and Technology; successivamente, un secondo esemplare è stato identificato allegato a una relazione autografa di Michele Ruggieri conservata presso l’ARSI (Archivum Romanum Societatis Iesu). Si tratta della più antica carta gesuitica in assoluto della Cina, probabilmente stampata a Roma e antecedente al progetto di atlante ruggieriano rimasto poi inedito. Il presente contributo confronta criticamente la carta a stampa con l’atlante manoscritto, evidenziandone analogie e differenze.

The origin of the Jesuit cartography of China. Michele Ruggieri, the Sinarum Regni (…) descriptio and his unpublished atlas

Michele Ruggieri SJ (1543-1607) represents a key-figure in the framework of the encounter between East and West during the Modern Age. Once back in Italy (1588) after several years he had spent in China, he used his knowledge of Chinese language and the Chinese cartographical sources he had collected there to publish for the European audience an atlas of the Ming Empire. Unfortunately for him, the atlas remained a manuscript and unrevised proof, now conserved in the State Archives of Rome. New elements regarding the cartographic work by Ruggieri are related to the recent discovery of a map linked to the Italian missionary, published at a small scale and ignored so far, entitled Sinarum Regni alioru[m]q[ue] regnoru[m] et insularu[m] illi adiacentium descriptio. This copperplate-printed map, devoided of any indication about the cartographer, the printer, the place or the date of publication, was at first published and discussed in 2003 in a catalogue of the collection of the historical maps of China belonging to the Hong Kong University of Science and Technology; later, a second copy was found at ARSI (Archivum Romanum Societatis Iesu) in Rome, annexed to a manuscript by Ruggieri. Sinarum Regni (…) descriptio must be considered the oldest Jesuit map of China, probably printed in Rome prior to the elaboration, by the Italian missionary, of the manuscript of the atlas of China. The paper critically compares Sinarum Regni (…) descriptio with the manuscript atlas, underlining analogies and differences.

Parole chiave: Michele Ruggieri, Italia e Cina, cartografia gesuitica, Atlante della Cina di Michele Ruggieri, Sinarum Regni alioru[m]q[ue] regnoru[m] et insularu[m] illi adiacentium descriptio
Keywords: Michele Ruggieri, Italy and China, Jesuit cartography, Michele Ruggieri’s atlas of China, Sinarum Regni alioru[m]q[ue] regnoru[m] et insularu[m] illi adiacentium descriptio

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