Simone Bozzato
Paesaggi della memoria: le comunità del Sulcis-Iglesiente-Guspinese agli albori di una nuova transizione «territoriale»
Le comunità insediate nel Sulcis-Iglesiente-Guspinese hanno sperimentato, tra gli anni Settanta e Novanta del Novecento, un’importante transizione «territoriale» quando il modello di sviluppo economico fondato sull’estrazione mineraria, che trova prime attestazioni già in epoche remote, ha cominciato a prevalere sull’agricoltura. L’inesorabile entrata in crisi dell’attività mineraria ha determinato il progressivo declino socio-territoriale dell’area stessa, con segni visibili di un paesaggio industriale prevalente sulla dimensione ambientale e oggi ancor più tangibile nella disgregazione sociale che ne è seguita. Il presente contributo è volto a dar conto di come il tessuto territoriale prodotto si trovi oggi ad avviare un ulteriore percorso di transizione. Un potenziale salto in avanti che sta proiettando il territorio verso progetti di ridefinizione del modello di sviluppo, affidando al turismo sostenibile l’onere di un cambiamento culturale al centro del quale memoria e comunità di eredità possano rappresentare, anche attraverso un approccio eco-critico, una diversa centralità (Perelli e Sistu, 2010). In tale contesto l’obiettivo è dare voce e immagine agli archivi attraverso forme documentaristiche, non solo a fini turistici, ma anche come strumenti per coinvolgere attivamente le comunità nell’impegno civile di tutelare e valorizzare i testimoni diretti della vita nelle miniere, sullo sfondo di un’evoluzione dinamica che sappia portare a nuove forme di valorizzazione del territorio, a partire dal caso studio del Cammino minerario di Santa Barbara.
Landscape memory: the Sulcis-Iglesiente-Guspinese community, dawn of a new «territorial transition»
The communities settled in Sulcis-Iglesiente-Guspinese experienced, between the 1970s and 1990s, a significant territorial transition when the economic development model based on mining extraction, which had early manifestations in remote epochs, began to prevail over agriculture. The inevitable crisis of mining activities led to the progressive socio-territorial decline of the area, with visible signs of an industrial landscape prevailing over the environmental dimension, and today even more tangible in the social disintegration that followed. This contribution aims to account for how the produced territorial fabric is now undergoing another transition. A potential leap forward is projecting the territory towards projects that redefine the development model, entrusting sustainable tourism with the responsibility of a cultural change, at the core of which memory and heritage communities can represent through an eco-critical approach, a different centrality (Perelli and Sistu, 2010). The main challenge lies in balancing the preservation of memory with the creation of a new landscape centered on the visual dimension. In this context, the goal is to give voice and image to the archives through documentary forms, not only for tourist purposes but also as tools to actively engage communities in the civic commitment to protect and enhance the direct witnesses of life in the mines, beside the backdrop of a dynamic evolution that aims to bring new forms of territorial valorization, starting from the case study of the Santa Barbara Mining Trail.
Parole chiave: paesaggio della memoria, comunità del Sulcis-Iglesiente-Guspinese, transizione territoriale, dimensione visuale
Keywords: landscape memory, Sulcis-Iglesiente-Guspinese community, territorial transition, visual dimension