Marco Petrella
Costruzione e diffusione dei saperi cartografici nella periferia del Regno di Napoli. Reti territoriali e relazioni familiari presso i compassatori della Dogana di Puglia
Ricorrendo a una metodologia al crocevia tra indagine prosopografica e historical GIS, l’articolo focalizza l’attenzione sullo sviluppo, nel corso del XVIII secolo, presso la Dogana delle pecore di Puglia, dei regi compassatori, tecnici del territorio artefici di strumenti di misurazione e di rappresentazione del territorio e veri e propri mediatori tra le parti in causa. Nell’articolo si propone un’analisi di queste figure, basata su fonti conservate presso l’Archivio di Stato di Foggia, a partire da un database di circa cinquecento tecnici censiti. Nel dettaglio, si focalizza l’attenzione sulle modalità attraverso cui avvengono gli scambi di competenze e si produce innovazione. Si argomenta che quest’ultima prenda piede al di fuori del centro istituzionale della dogana e si basi su competenze tramandate in loco, nelle periferie del sistema doganale, attraverso scambi a livello territoriale e familiare. A questo proposito, si analizza il caso di alcuni centri al confine tra il Molise e gli Abruzzi, dove opera una nota, ma mai studiata, genealogia di cartografi, i Della Croce.
Construction and Diffusion of Cartographic Knowledge in the Periphery of the Kingdom of Naples. Spatial Networks and Family Relations among the Compassatori of the Dogana di Puglia
The article employs a methodological approach that combines biographical research and historical GIS to examine the evolution, during the eighteenth century, of the regi compassatori, land technicians who were the creators of instruments for measuring and representing the territory and who served as real intermediaries between the parties involved, at the Sheep Customs of Apulia. The article offers an analysis of these figures based on sources preserved at the State Archives of Foggia and a database of about five hundred technicians. In detail, attention is focused on the ways in which exchanges of skills take place and innovation is produced. It is argued that the latter takes hold outside the institutional centre of the Apulia Customs and is based on skills handed down locally through territorial and family-level exchanges. In this regard, the case of some centres on the border between the Contado di Molise and the Abruzzi, where a well-known, but never studied, family of cartographers, the Della Croce genealogy, operates, is analyzed.
Parole chiave: Dogana di Puglia, compassatori, trasmissione delle competenze, reti territoriali, legami familiari
Keywords: Apulian customs, surveyors, transmission of skills, territorial networks, family ties