Giuseppe Borruso
Geografia “2.0”? Sfide e nuove opportunità
Sommario: La geografia oggi non è immune al fenomeno noto come Web 2.0, a indicare contenuti multimediali realizzati per la rete internet non più ‘calati dall’alto’, da fi gure professionali ad hoc e contenuti in scatole nere inaccessibili alla maggior parte degli utenti non professionisti, ma al contrario costruiti proprio da e a benefi cio della comunità di quei medesimi fruitori. Scopo del presente quesito è quello di interrogarsi e di rifl ettere sul ruolo della geografi a di fronte a questi fenomeni, che rimandano a una creazione e a un accesso diffusi e ‘democratici’ di un certo tipo di informazione geografica, che da una parte consente a sempre più persone di creare dei contenuti informativi geografi camente referenziati (grazie alla sempre più ampia disponibilità di dispositivi ‘geografi ci’: telefoni cellulari, ricevitori GPS, immagini satellitari), dall’altra rende disponibili a tutti, e quindi anche a quegli studiosi, quei pianifi catori, quei decision makers che ‘normalmente’ hanno a che fare con il dato territoriale. Da un altro lato ancora, il quesito è posto nei confronti della geografia, chiamata in causa nel termine ‘neogeografia’ e in quello di ‘nuovi geografi ’, per comprendere quale sia il suo ruolo nei confronti di questa sorta di ‘rivoluzione dal basso’ e come da questa possa trarre occasioni per nuovi spunti di ricerca e di applicazione.
Abstract: Geography today, as well as other disciplines, is affected by the so called ‘2.0’ phenomenon, typically concerning the Web and the applications there available. In particular the Web 2.0 concept recalls multimedia contents created for the Internet by users, indicating therefore something ‘alive’, not created in a top-down approach but following a bottom down one, and as a creation performed by the same community of users and creators of information. Information is not therefore managed by skilled professionals and available through a ‘black box’ as an Internet website or as a piece of software, but single users are capable and willing to participate to the process of contents’ creation. The widespread availability of ‘geographically informed devices’ (cell phones, GPS devices, virtual globes, etc.) allow unskilled users to create their own geographical contents and broadcast them. Such ‘neogeographers’ produce wide sets of data that can be accessed by everybody through the web. Here we ask how geography deals with such issues related to the presence of ‘unskilled’ neogeographers and to the concept of ‘neogeography’. Other than that, a question is on how from such phenomenon and data production geography can gain elements for new lines of research and applications.
Keywords: Geografia, Neogeography, Web 2.0.
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