Ricordo del prof. Elvio Lavagna
Con profonda tristezza abbiamo appreso della morte di Elvio Lavagna, avvenuta a Savona, all’età di 85 anni. Elvio era nato a Bergeggi, un piccolo borgo del litorale savonese affacciato sul mare ed aveva condotto i suoi studi prima a Savona per poi laurearsi all’Università di Genova. Qui aveva iniziato
a coltivare la sua passione per la Geografia seguendo le orme del Prof. Scarin e del Prof. Ferro, sotto la cui guida aveva mosso i primi passi come studioso e docente.
Divenuto professore di ruolo di Geografia nelle Secondarie di Secondo grado aveva profuso il suo insegnamento trasmettendo a generazioni di giovani studenti la sua passione per la Geografia. Una passione che peraltro si è magistralmente espressa nelle sue numerose pubblicazioni, sia in quelle a carattere didattico, per tutte basti ricordare la sua ultima opera: Geografia per insegnare. Idee e strumenti per la didattica, scritta in collaborazione con i colleghi Professori Guido Lucarno e Paola Maria Rigobello, del 2018, sia in quelle a carattere più squisitamente scientifico o destinate agli studenti dei corsi universitari, quali ad esempio il volume L’Italia nelle sue regioni, del 1998, realizzato in collaborazione con la Prof.ssa M.C. Giuliani.
Consapevole del ruolo dei docenti nell’avvicinare i giovani alla Geografia e del conseguente rilievo che doveva assumere la loro formazione continua, nonché la necessità dei forti legami associativi, ha ricoperto importanti incarichi all’interno dell’AIIG, divenendone Presidente regionale per la Liguria dal 1999 al 2002 e a più riprese della sezione della provincia di Savona, oltre ad essere stato per più mandati segretario di quella di Genova-Savona e ad aver fatto parte del consiglio regionale dell’AIIG della Liguria per molti anni.
Indimenticabili e magistrali i contributi e la passione che sapeva portare e trasmettere in occasione delle escursioni con colleghi e, soprattutto, discenti. Tra le molte non si può non citare l’escursione Dalla Riviera delle palme all’alta val Bormida che aveva guidato in occasione del Convegno Nazionale dell’ AIIG del 2014 per non parlare del suo impegno nell’ambito di altre associazioni impegnate sul territorio ed in particolare con il Club Alpino Italiano.
La sua scomparsa costituisce una grande perdita, per quanti, amici e colleghi, hanno avuto modo di conoscerlo, frequentarlo ed apprezzarne le preziose competenze scientifiche e la grande umanità. Con lui se va un Maestro, in silenzio, all’insegna di quella discrezione che ha contrassegnato tutta la sua vita.