Il Decreto “Rilancio” conterrebbe importanti misure sulla Ricerca e l’Università
Nel Decreto denominato “Rilancio”, non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, secondo la conferenza stampa del Presidente del Consiglio sono previste anche importanti misure per l’Università e la Ricerca.
Una scheda del MEF sul provvedimento riporta testualmente:
“Alle Università e agli Enti Nazionali di Ricerca vengono destinati 1,4 miliardi
È prevista l’assunzione di ulteriori 4 mila ricercatori, oltre ai 1.600 già deliberati”
La fonte è QUI.
Il sito ROARS ha diffuso una bozza non definitiva del provvedimento (QUI), dalla quale, ove tale stesura fosse confermata, risulterebbero tra l’altro le seguenti misure:
- alcuni fondi (62 Mln€) sia per “iniziative a sostegno degli studenti per i quali, in considerazione dell’emergenza in atto“, che per “per l’acquisto di dispositivi digitali, ovvero per l’accesso a piattaforme digitali, finalizzati alla ricerca o alla didattica a distanza.“
- un incremento dell’FFO “per l’anno 2020, di 165 milioni di euro“, “Al fine di riconoscere al maggior numero di studenti l’esonero, totale o parziale, dal contributo onnicomprensivo annuale“
- un incremento di 40 Mln€ per il diritto allo studio universitario
- possibilità di richiesta di proroga (non superiore a due mesi) per dottorand* titolari di borse, che terminano il percorso di dottorato nell’anno accademico 2019/2020, con conseguente erogazione della borsa di studio per il periodo corrispondente
- la possibilità di prorogare assegni di ricerca in essere al 9 marzo (ma solo a discrezione e a spese di chi eroga gli assegni stessi)
- portare a 5.000 i concorsi per rtd-B da bandire prossimamente (ne erano previsti 1.607), oltre a 1.330 ricercatori per gli enti pubblici di ricerca
- un incremento, per l’anno 2021 di 250 milioni e per l’anno 2022 di 300 milioni di euro per Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST), da cui finanziare anche PRIN
NB: come riportato in premessa, queste informazioni derivano da alcune anticipazioni e occorrerà vedere se saranno effettivamente incluse nel provvedimento vero e proprio, non ancora ufficializzato al momento della pubblicazione di questo post.