Media e Geografia
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/mediaegeografiaAGeI
Sito web (contiene il calendario del gruppo e la mailing list, ambedue consultabili online): https://sites.google.com/view/geomedia-agei/home
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Novità e aggiornamenti[NB QUI E OLTRE SOSTITUIRE AL TESTO TRA PARENTESI, INTESO SOLO COME “GUIDA”, QUANTO NECESSARIO. QUANDO SI REPUTA CHE LA PAGINA SIA PRONTA PER ESSERE RESA VISIBILE, CONTATTARE IL SEGRETARIO AGEI PER LA PRIMA ATTIVAZIONE] (Indicare eventuali novità e aggiornamenti, come call di interesse del gruppo, segnalazione di convegni ecc.) NB: DA MANTENERE AGGIORNATO! (lasciare nel sito, indicate come “future”; indicazioni “vecchie” squalifica la pagina del gruppo e l’intero sito) |
A PROPOSITO DEL GRUPPO: |
Soci afferentiFabio Amato
Valentina Albanese
Alessandra Bonazzi
Maria Cristina Cardillo
Gianluigi Corinto
Pierluigi De Felice
Elena dell’Agnese
Simona De Rosa
Giulia de Spuches
Emanuele Frixa
Fiammetta Martegani
Giuseppe Muti
Giada Peterle
Gianni Petino
Antonella Rinella
Francesca Rinella
Marcello Tanca
Sergio Zilli
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CoordinatoreFabio AMATO |
Lo “stato dell’arte”Rete internazionale con cui il gruppo è in contatto AAG STUDTY GROUP (Geography and Media) IGU (Commission on Political Geography) Volumi promossi dal gruppo: 2014, F. Amato, E. dell’Agnese, a cura di, Schermi americani. Geografia e geopolitica degli Stati Uniti nelle serie televisive, Unicopli, Milano 2011, E. dell’Agnese, A. Rondinone, a cura di, Cinema, ambiente, territorio, Unicopli, Milano, Special Issues / guest editor riviste “classe A” SC11/B1 2016, Geotema, 50, numero speciale “Media e geografia”. 2015, Geopolitics, 20, 1, 2015, Special issue: Borderscapes: From Border Landscapes to Border Aesthetics (con A.-L. Amilhat Szary) |
Il programma scientificoIl gruppo di Ricerca “Geografia e Media” nasce in occasione delle Giornate della Geografia tenutesi a Catania nel settembre 2009, a seguito della proposta da parte di Elena dell’Agnese di sviluppare una maggior riflessione sul peculiare rapporto fra Geografia e Media. In particolare, gli interessi del gruppo di Ricerca convergono nelle seguenti tematiche 1. Geografia dei media A chi appartengono e dove sono localizzate le attività produttive che hanno a che fare con il mondo dei media (case editrici, agenzie di stampa, sedi radiotelevisive, major cinematografiche, studios, società he detengono il controllo dei format..). Tale approccio si collega alla geografia economica e alla geografia urbana e mette in discussione e utilizza il riferimento ai lavori di Storper e Allen Scott o a quello di Richard Florida sulle classi creative, con riferimento agli studi sui cluster e sui distretti, alla path dependency theory. 2. Media come geo-grafia I media come veicolo di conoscenza e immagine geografica: quale tipo di paesaggio e quale tipo di società viene offerta dai media e da quale tipo di media. Questo secondo approccio viene sviluppato in termini semiotico-estetici: quali sono gli elementi del paesaggio che vengono enfatizzati e perché nelle opere. Anche dal punto di vista meramente descrittivo tale approccio consente di leggere lo spazio, le sue trasformazioni, comparando nel corso del tempo il territorio di una determinata area, oppure stabilendo quali siano i luoghi e i manufatti valorizzati in maniera ricorsiva. Da questo punto di vista, l’immagine geografica offerta dalla cultura popolare può essere considerata sia all’interno della definizione tradizionale di Yves Lacoste (Geografia spettacolo) sia attraverso il successivo e più articolato approccio della popular Geopolitics (promossa da Gerard Toal e poi da Dodds e Dittmer), secondo la quale anche i media costituiscono una forma di geo-power e come tali devono essere analizzati. Ulteriori declinazioni di questo filone possono far riferimento, oltre alla geografia politica, ai media studies in generale e alla geografia del turisimo e al marketing territoriale: il ruolo dei media nella costruzione dell’immagine turistica e territoriale. In tal senso, in una visione più tradizionale, viene assicurata attenzione anche al rapporto tra lo spazio raffigurato e la realtà, nella relazione tra esseri umani e paesaggio come protagonista. 3. Geografia dell’audience Lo studio del rapporto tra media e pubblico/pubblici è al centro di questo terzo approccio con riferimento alla comunità interpretativa. La connessione più forte è con la geografia politica frutto dell’idea di comunità immaginata propugnata da Benedict Anderson ma anche alla new cultural geography, con riferimento alla produzione di discorso geopolitico e di stereotipi nazionali. |
Le ricadute didattiche attese(manuali, articoli, progetti di formazione, eventuali conoscenze e competenze indispensabili per la formazione del geografo individuate dal GdL): max 500 parole |
Le ricadute attese nell’ambito della Terza missione e del Public Engagement(max 500 parole) |
Principali pubblicazioni dei proponenti e del coordinatore riferite al tema proposto(max 20 titoli, salvo gruppi particolarmente numerosi) |
Rapporti internazionali(in essere o programmati) |
Eventuali fonti di finanziamento(in essere o attivabili) |