L’Associazione dei Geografi Italiani, dove afferiscono gli studiosi di discipline geografiche che a diverso titolo e ruolo operano nelle Università italiane, è stata costituita per far fronte al crescente bisogno di organizzazione della ricerca geografica in relazione alla molteplicità dei processi culturali innestatisi in tempi recenti a scala nazionale e internazionale. Il continuo impegno dell’A.Ge.I. è testimoniato da numerose iniziative culturali, dall’attività dei gruppi di lavoro nell’approfondimento di temi di grande interesse epistemologico, politico, sociale e dagli studi per la conoscenza del territorio.
Riceviamo da Riccardo Morri e pubblichiamo:
Nuovo intervento dell’ AIIG – Associazione Italiana Insegnanti di Geografia in un’intervista a Orizzonte Scuola a sostegno delle/dei docenti e dell’insegnamento della geografia nella scuola italiana.
«siamo molto preoccupati su come il Ministero intenda procedere alla riforma degli Istituti Tecnici e Professionali: c’è il rischio concreto che in ossequio alla logica della semplificazione e quindi seguendo il criterio dell’accorpamento delle classi di concorso, si faccia di nuovo tabula rasa dell’insegnamento della geografia. […] le bozze finora circolate relative al futuro quadro orario dei cosiddetti “Licei del Made in Italy” non lasciano ben sperare. L’obiettivo formativo di incentivare la promozione della cultura e dei prodotti italiani appare didatticamente impossibile da perseguire se l’insegnamento della geografia è nuovamente concentrato solo nel biennio, in condominio con la storia e non affidato a docenti specialisti. Di fatto non ci sono le condizioni per una corretta conoscenza del territorio, per la comprensione delle interconnessioni tra la scala locale e quella globale, per decifrare le relazioni che orientano flussi di persone, merci e capitali»